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Un passo in avanti

Possiamo mai abbattere una concezione radicata ormai da secoli sulla disuguaglianza uomo e donna? E’ possibile superare il macigno che ci sovrasta da millenni in cui l’uomo, solo per il fatto di essere maschio, si deve ritenere superiore a tutti e in particolar modo a quella parte della società che è nata femmina?

Lungi da me aprire con questo articolo un dibattito. Non voglio minimamente polemizzare su fatti accaduti o su persone più o meno note che dicono la propria su questi fatti. Ma il mio intento con questo articolo è riflettere su quanto accade ogni giorno, sui comportamenti umani, magari considerando il tutto da un punto di vista antropologico.

Prima di tutto bisogna partire dalle definizioni altrimenti non si capisce di cosa si parla. Per cultura patriarcale si intende un sistema sociale in cui l’uomo/maschio possiede il potere e il controllo sia nella vita pubblica che privata, colui che nell’ambito familiare esercita l’autorità sulla moglie e sui figli. Letteralmente patriarcato vuol dire legge dell’uomo. Per maschilismo si intende la convinzione di una presunta superiorità dell’uomo sulla donna. Con sessismo si decreta una valutazione delle capacità intrinseche delle persone sulla base dei loro ruoli sessuali, una discriminazione fondata sul sesso dell’individuo.

Con tali premesse dovremmo essere in grado di dare una definizione ad ogni comportamento umano che vediamo. Certo è che l’inferiorità della donna al giorno d’oggi in alcuni campi non viene più contemplata. Nella società odierna la donna sembra aver conquistato un ruolo funzionale e importante rispetto a tanti anni fa. Ma nel campo sessuale sembra essere ancora ferma a mille anni fa.

Una donna non si può permettere di dire la sua su desideri, su erotismo, sul sesso, sulle emozioni, perchè altrimenti è una poco di buono, è una troia. Una donna non può essere in disaccordo con le avance di un uomo perchè altrimenti non si vestiva e non parlava in modo provocatorio. Una donna non può condividere fantasie e voglie sessuali perchè altrimenti se l’è cercata. Più la donna esce fuori dal suo guscio e si allontana da quella ideologia sessista più viene considerata colpevole di attirare violenze, abusi, soprusi, verbali o fisici. Più la donna si ribella, manifesta il suo dissenso, esprime il suo essere uguale all’uomo, più l’uomo tende e tenderà sempre ad affermarsi e a prendere con forza e prepotenza il suo ruolo di superiorità. Che sia giovane o maturo l’uomo non riconoscerà il volere della donna.

In ballo esiste anche qualcos’altro nei comportamenti degli uomini nei confronti delle donne, che sembra non essere correlato eppure è alla base. C’è un’arrogante mancanza di educazione sessuale. Ognuno dovrebbe crescere con un bagaglio culturale sul sesso e sul piacere. Dovrebbe capire di cosa tratta il sesso, di cosa vuole il piacere. Sin da adolescenti ognuno dovrebbe avere chiaro cosa è il desiderio e cosa è l’eccitazione. Che differenza c’è tra vedere un porno e vivere la realtà. Eppure invece che essere d’accordo sul puntare a correggere comportamenti deleteri attraverso una educazione sessuale, ci si nasconde sempre di più dal mondo sessuale.

Riflettiamo e non traiamo sempre conclusioni stereotipate.