Sottobosco secondo il vocabolario Treccani vuol dire in modo figurativo “il complesso delle persone che operano, in modo più o meno regolare e lecito, all’interno o ai margini di un’attività o di un’organizzazione di vaste proporzioni e dotata di ramificazioni e connessioni in vari settori”.
Volevo iniziare con mettere in chiaro cosa vuol dire il termine Sottobosco che sarà il concetto chiave di questo mio articolo. Un articolo un po diverso dal solito ma che in realtà non si distacca dalla natura del mio Blog, che parla di stili di vita, di nuove tendenze e di ciò con cui vengo a contatto. E in tal senso il Sottobosco è una sorta di stile di vita. Se questo termine lo si collega al mondo social ed in particolare al mondo di Instagram, allora la sua peculiarità di stare ai margini di una attività fa perdere di vista il senso morale dei comportamenti. Sottobosco nel virtuale, nel social, e in questo specifico caso in Instagram, è sinonimo di ‘mostrare chi si è realmente’. Instagram è diventato una sfilata di profili falsi che pur di accaparrarsi un momento di ‘visibilità’, dietro le quinte e quindi nel Sottobosco scalcia e sgomita a suon di doppiogiochisti. Quasi come se fossimo su un ring da boxe, con l’intento di vincere sull’altro sferrando il pugno con più forza e indirizzando quel colpo verso più parti. Molti si difendono nel Sottobosco, in quella micro dimensione che sta dietro la galleria di foto che sono l’interfaccia di questi profili, con una frase che recita “la realtà non è questa, la realtà è quella che viviamo al di fuori del social”. La realtà è ciò che esiste effettivamente e concretamente, e dato che chi parla attraverso un display esiste concretamente ed effettivamente, anche sul social esiste la realtà. Nel Sottobosco ci sono frasi che vengono usate quasi come fossero la riproduzione di un disco rotto “uso Instagram per passatempo e per gioco, per evadere dal quotidiano”, ma se la priorità la si dà al quotidiano allora perchè diventare belve assetate di like e commenti? Perchè trasformarsi in ladri di foto e di caption? Perchè essere bugiardi nei comportamenti facendo la faccia d’angelo con una persona mentre la pugnali alle spalle? Il Sottobosco di cui vi sto parlando è un microcosmo fatto di profili che gravitano su Instagram in maniera palese per chi vive quel Sottobosco, in maniera celata per chi non ha la minima conoscenza della sua esistenza. Come in ogni realtà e dimensione l’educazione e il rispetto devono essere le fondamenta di un rapporto umano, ma in questo Sottobosco queste fondamenta si sgretolano lasciando spazio a cattiveria e ignoranza. Il pubblico fruitore di questo social non vedrà mai la vera faccia di chi si nasconde dietro a foto ritoccate, descrizioni fatte per prendersi il consenso della gente e argomenti studiati a tavolino perchè fanno audiance. Vedrà profili infiocchettati e resi belli, gentilezza e ingenuità, tutto questo perchè non sarebbero altrimenti profili seguiti.
Come nella vita di tutti i giorni e in qualsiasi ambito devi mostrare sempre quello che sei, anche nella vita di un social non devi dimenticare quali sono i capisaldi delle norme di comportamento, altrimenti bisogna assumere che chi si presenta nel Sottobosco è la stessa persona che è nella realtà fisica.
Articolo di grande attualità, cara Simo. Le ultime settimane abbiamo avuto un chiaro esempio di questo Sottobosco. Un Sottobosco fatto di tanti personaggi con la doppia faccia, io penso che i social debbano essere semplicemente un modo per estendere la nostra personalità, non per camuffarla, imbellettarla per attirare consensi. Io sono su Instagram per condividere le mie passioni, per interagire, non per mostrarmi per quello che non sono. È un Sottobosco variegato, dove arroganza, maleducazione la fanno da padroni. Ma sai cosa ti dico? I follower non sonomi stupidi e alla lunga andare capiscono sempre chi è genuinamente sincero e chi solo un involucro patinato, ma con dentro il vuoto.
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Grazie cara Sabina, condivido ogni tua parola 🙂
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Io credo che la comunicazione in rete, come tante volte si è detto, amplifica le caratteristiche umane. E non solo, le trasmette in tempo reale ad un pubblico talmente grande da non essere quantificabile.
I Social Network a mio parere, sono solo strumenti di comunicazione: né buoni né cattivi in se stessi.
E’ unicamente il nostro modo di usarli che li rende fonte di innovazione, creazione di relazioni vere oppure qualcosa di potenzialmente pericoloso.
Che l’essere umano abbia come obiettivo principale nella vita un continuo miglioramento di sé è una realtà bellissima. Come dire cara Simo, per ogni cosa ci vuole il giusto equilibrio, ogni mezzo può riservarci grandi soddisfazioni ma può rivelarsi anche distruttivo. Se il Sottobosco è davvero uno stile di vita in un certo senso, la personalità fa comunque la differenza nella vita reale e nei social, i valori, se ci sono, si notano subito. Complimenti per il tuo articolo.
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Grazie Giovanni 🙂
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Che dire mia cara, triste verità… sono in questo mondo da poco tempo e la mia buona fede mi ha fatto spesso incappare in persone false e approfittateici… ma adesso sto imparando a dare ciò che ricevo, anche se non ho la loro stessa freddezza… bellissimo il tuo articolo, spero faccia riflettere molte persone…😉
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Grazie mille cara, spero anche io che smuova un pò la mente delle persone 😉
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Un’analisi matura e molto realistica della dicotomia di questi tempi, dove si finge cose che non si è, solo per 🤔… Sinceramente non lo ho ancora capito.
Comunque si, questo “sottobosco” è sempre più palpabile, più di quanto non si può immaginare. Fortunatamente è ancora possibile trovare profili, anzi persone, che si mostrano per quello che sono, nonostante oramai sembrerebbe che si può andare avanti solo “tradendo” o fingendo.
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grazie ed è veramente triste vedere un quadro del genere ma penso che non ha margini di ripresa 😦
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