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E che Upcycling sia!

“La moda è fatta per diventare fuori moda”, citazione della talentuosa e bellissima Coco Chanel che penso rifletti un pò il termine e la filosofia dell’ upcycling. Abiti vecchi usati per il lavoro, come tute di saldatori o giardinieri, giacche di falegnami o fabbri, diventano vestiti di lusso, grazie al loro tessuto resistente che può essere usato ancora a lungo e può essere riutilizzato in veste di camicia o di pantaloni o di altro capo dal sapore chic. La creatività e la passione supera ogni confine, recuperare materiali ormai in disuso e rielaborarli in veri e propri indumenti modaioli valorizzando il mestiere del sarto, del calzolaio o del tessitore è la filosofia upcycling! Gli abiti che prima erano usati per un determinato fine o con una precisa connotazione ora rivivono in altra veste, ritornano ad avere un’anima, donandosi un altro valore. La frase e la filosofia del chimico francese Antoine Lavoisier “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” sono linfa per l’upcycling in cui la trasformazione, il cambiamento diventa l’unica chiave possibile per salvare e recuperare ciò che sarebbe destinato al macero.

Il riuso creativo si può applicare a qualsiasi cosa ma nel campo della moda risulta interessante vedere come un capo che si usava in certi ambienti lo si può indossare magari per occasioni importanti. Può cambiare la tipologia del capo, l’uso che prima se ne faceva ma rimarrà la vita, quell’abbigliamento vivrà due volte. E’ un pò l’antitesi della moda “usa e getta”, si tratta più di una moda etica e sostenibile, il vecchio diventa fruibile di nuovo riadattandolo e migliorandolo attraverso la genialità e l’estro degli artigiani.

Una città fra tutte, considerata la patria dell’ upcycling, è Berlino, ma anche Londra ha voce su questo tema, mentre in Italia si sta estendendo il concetto e piano piano prende sempre piu piede. Per capire meglio il concetto dell’upcycling vorrei dare due ‘dritte’, la prima è una lettura piacevole di un libro scritto da un consulente di moda sostenibile Alberto Saccavini “La gonna che visse due volte”, in cui dà consigli su come si può movimentare il proprio armadio ed i capi che sono al suo interno modificandoli e cambiandoli. La seconda ‘dritta’ è andare a cliccare su un sito http://www.modacritica.it che propone collezioni di abbigliamento e accessori realizzati da designer, che raccoglie due filosofie di moda etica, quella handmade e l’ upcycling.