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Aprire il vaso di Pandora

Ormai sapete che la mia penna va al di là del mero significato dei termini. Che si spinge oltre ciò che è l’interpretazione superficiale e che si estende verso riflessioni che abbracciano filosofie diverse. Insomma sapete che la mia scrittura vive di realtà velate, a cui cerca in modo naturale di scostare quel velo che oscura la visuale a 360 gradi. In questo articolo il mio inchiostro nero scoperchia il Vaso di Pandora.

Il mito del Vaso di Pandora ha come protagonista Pandora, una donna astuta e molto curiosa, e il Vaso che simboleggia una parte occulta perchè chiusa. Pandora, disobbedendo agli ordini del marito, apre il Vaso regalato da Zeus. Dal Vaso escono fuori i mali dell’umanità e fra tutti anche il vizio e l’avidità. Con questa metafora oggi voglio essere Pandora che in modo curioso apre il Vaso. Il Vaso in questo caso ha come raffigurazione un sito d’incontri extraconiugali.

“In Francia tutte le riviste parlano di adulterio. È diventato uno stile di vita”, dice Truchot. “Quando si è infedeli ci si sente rassicurati a sapere di non essere i soli”. Il sito per eccellenza ‘dell’adulterio assistito’ porta il nome di Gleeden. La sua nascita risale a circa 14 anni fa. Continua ad avere successo perchè il vizio, la lussuria, l’avidità sono i desideri inconfessabili dell’essere umano. “Il nostro servizio – continua Truchot – non è che un facilitatore”. Mette in contatto persone accompagnate, sposate o single che cercano evasione senza la certezza del lungo termine, senza la speranza di trovare l’anima gemella, ma solo il desiderio di coinvolgimento sessuale. Troppo effimero? Si può darsi, ma il sesso è diventato un mordi e fuggi e questo sito ne è un esempio. Gleeden si distanzia dagli altri siti sessuali perchè gli uomini per chattare pagano. Quindi ti senti quasi al sicuro di trovare uomini signorili e di grande spessore. Invece è tutt’altro. I vizi capitali sono tali perchè tirano fuori parti celate e oscure. Gleeden apre le porte ad uno zoo fatto di uomini e donne con istinti velati. Il dire che l’apparenza inganna vale anche per questo sito. Ovviamente tutto sembra essere mosso dalla sincerità, dal buon costume, dal fine comune, ma dietro ad una semplice evasione virtuale esiste il desiderio di incontro fisico e sfogo altrettanto fisico. Si parla di affinità e di complicità solo per arrivare all’incontro e decidere se il sentirsi ‘animali sessuali’ è condiviso. Il sito porta a buttar giù barriere che difficilmente nella quotidianità si abbattono e tutto quello che si cerca è sfamare i più primordiali istinti sessuali. Il virtuale è contemplato solo nella misura dell’approccio a volte originale, spesse volte semplice e stanco. La stanchezza deriva dalla sempre minore offerta femminile e dalla maggiore competizione maschile.

Il sito sembra a portata di donna. Una donna sicura di sè che sceglie la trasgressione per evadere dalla propria vita ufficiale. Questo è lo slogan del sito. Sicuramente il sito porta la donna a chiedere, mostrarsi e volere ciò che non ha nella vita di tutti i giorni, ma non è a favore delle donne. Se esistesse il favore allora esso deriverebbe dall’incontrare un uomo che va al di là delle aspettative maschiliste, e dato che è improbabile il favore si ripiega nella speranza di riuscire a trovarne uno che risponde agli stessi obiettivi.

L’uomo Gleeden è l’uomo che si nasconde anche da se stesso. Non ammette a se stesso che tutto quello che vuole non è intavolare una conversazione erotica ma solo arrivare al dunque nell’atto sessuale. Tutto sembra molto ripetitivo. Nessuno fa differenza. Nessuno investe tempo nel relazionarsi. La sfortuna dell’uomo Gleeden sta nel non riuscire a dire che vuole sesso e basta. Ha paura lui stesso di essere giudicato ‘materialista’.

Le donne Gleeden vengono considerate isteriche, arroganti, deluse e brutte, ma la loro sfortuna sta nel non riuscire ad essere se stesse e dire cosa cercano.

Questo sito evidenzia la continua frustrazione che risiede nei confronti del sesso. La continua ricerca di sesso al di fuori dei rapporti quotidiani. Se anche fosse questa la trasgressione più ambita, accettare che si vuole fare sesso con più uomini e donne senza alcun legame, neanche un minimo di considerazione umana, farebbe la differenza.

L’uomo passa da un grado di innocenza ad uno di feroce consapevolezza, ma difficilmente riesce ad assumersi le responsabilità delle scelte fatte.

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Erotismo VS Pornografia

La sessualità è legata a ciò che si prova attraverso le amplificazioni di sensazioni fisiche e mentali a seconda di come si percepiscono. Per questo la risposta sessuale maschile è propriamente visiva ed impersonale tendente alla prestazione, mentre quella femminile è emotiva e intima tendente all’immaginario. La Pornografia risponde ad una esigenza fisica con conseguente eccitazione sessuale incentrata sui genitali. L’Erotismo soddisfa la mente prima del fisico attraverso uno scenario seduttivo.

La parola “Pornografia” proviene dal vocabolo greco “pornographos”, che significa “scritto in merito alle prostitute o rappresentare prostitute”. Quindi tutto gira intorno all’attività delle prostitute, atti espliciti legati al fisico, in particolare agli atti in cui si usano parti del corpo. In senso lato per Pornografia si intende rappresentazioni scritte, fotografiche, filmate, che abbiano un contenuto esclusivamente sessuale finalizzato all’eccitazione fisica dei fruitori.

La parola “Erotismo” deriva dal greco “erotikos” che significa “dell’amore sensuale”. In altre parole è la forma di sessualità che raccoglie manifestazioni affettive e comportamentali che fanno parte della vita sessuale e che si allontanano dal concetto di riproduzione. L’Erotismo comprende un mondo di pulsioni ed energie profonde che prescindono dal fisico ma che si legano alla mente. Anche se nell’Erotismo si hanno rappresentazioni di sesso più o meno esplicite tutto viene considerato come una forma d’arte perché il suo fine si incatena alla sfera emozionale, come può succedere quando si viene a contatto con un’opera d’arte.

Esiste un filo sottile di separazione tra Pornografia ed Erotismo ed è creato da valori culturali e regole sociali. La Pornografia, dalla società, viene recepita come troppo esplicita e per niente artistica ferendo a volte la suscettibilità sessuale. L’Erotismo è percepito come emozione, come voglia di scoprirsi interiormente e per questo viene sentito come artistico. La Pornografia mette a nudo il corpo. L’Erotismo mette a nudo l’anima.

Spesse volte l’Erotismo viene confuso con la Pornografia perché è il riflesso di una società che vive la sessualità solo con il corpo e non con l’immaginazione, perché ci si è disabituati ad usare la testa a livello sessuale e perché tutto è ormai facile da raggiungere attraverso i social o i media.

La parola che rende chiara la differenza tra Erotismo e Pornografia è “allusivo”. Nell’Erotismo tutto viene velato, tutto si intravede attraverso le parole, attraverso le immagini, portando la mente a cogliere ciò che vede e a muoversi verso ciò che non vede. La sessualità viene evocata e aumenta l’immaginazione che porta a stimolare la fantasia. Nulla di tutto questo vive nella Pornografia, dove tutto invece è mostrato. Non è una gara a scegliere l’uno o l’altro, ma avere una chiara distinzione tra i due termini e mondi porta a vivere la sessualità in modo diametralmente opposto. Nell’Erotismo si assapora il contesto. Nella Pornografia si penetra la performance. Nel primo caso ci si eccita per la situazione, nel secondo ci si eccita per la prestazione.

Nella Pornografia si ha una cristallizzazione dell’immaginario erotico, si congela qualsiasi fantasia. Nell’Erotismo l’attesa è galoppante, i pensieri e le emozioni sono dominanti. La Pornografia indebolisce il desiderio e accelera il godimento fisico attraverso stimoli visivi forti e chiari. L’Erotismo è al servizio del desiderio e gioca con luci ed ombre, stimolando i sensi e le sensazioni più profonde e intime.

Non c’è demonizzazione dell’una o dell’altra realtà, ma entrambe devono essere interpretate come due forme di vita sessuale distinte e separate.