” Quel vestito di quel colore ti donerà molto con l’abbronzatura” Perchè la compera di un capo in questa stagione deve rispondere alla tendenza abbronzatura? E se l’abbronzatura non fosse pìu di moda? E se si rinunciasse ad avere quel colore da tintarella che sembra sia l’unica ragione dell’estate? E ciò non vuol dire rinunciare al mare e a questa stagione tanto amata da tutti, ma non fare di quella tinta uno status da esibire. Avere un aspetto naturale e sano sembra essere non consono al periodo, quella sete di colore che ogni anno caratterizza la maggior parte delle persone diventa un obiettivo da raggiungere. E se sfoggiare la pelle abbronzata non rispondesse più ai canoni di bellezza? Io penso che sarebbe l’unica cosa verso cui molte persone andrebbero controcorrente, e mostrerebbero ugualmente quel vezzo a cui non si può fare a meno. La scelta di un costume sembra essere guidata dal fattore abbronzatura, ridurre il costume in spiaggia attorcigliandolo, togliendo le spalline o slacciandolo diventa quasi un rituale per chi vede tutto in funzione del colorito. Ostentare la tintarella vuol dire anche vantarsi di essere stati in vacanza, da diventare quasi un must per molte persone. Sarebbe inammissibile per alcune scuole di pensiero presentarsi in spiaggia completamente bianchi e quindi ecco il culto di lampade e docce solari, che si usano anche tutto l’anno per avere la pelle di un nero selvaggio. Si è passati dagli anni in cui l’abbronzatura era di moda agli anni in cui venne demonizzata. Si è sempre pensato per retaggio che avere una pelle colorata fosse il biglietto da vista del ceto popolare, dato che passavano la maggior parte della loro vita a lavorare sotto il sole, e anche per questo si differenziava dal ceto nobiliare che non aveva bisogno di lavorare. Quando poi l’abbronzatura la si vide anche come momento di relax allora ci si esponeva al sole ma colorandosi sempre in maniera soft e stabilendo sempre una sorta di bon ton dell’abbronzatura. Anche se la tendenza è cambiata rispetto a qualche anno fa sulla tintarella si vede questa forma di vivere il sole, la stagione o la vacanza come un modo per raggiungere l’ambito colore, quasi alle volte “ghettizzando’ chi non la pensa in questo modo. Il fenomeno dello scurimento della pelle non avrà mai fine e in merito mi viene da dire ” meglio un raggio di sole in meno che una ruga in più”!!
pelle nera

Un’icona di stile: la pelle nera!
Nel 1930 Greta Garbo riempiva le sale cinematografiche con il suo fascino, comparendo nel film evento “Anna Christie” avvolta in un indimenticabile impermeabile di pelle nera cerata. Sfrontatezza e mistero sono i due ingredienti che vedendola mi vengono subito da dire, poi guardando la sua persona in alcune immagini di quel tempo con quel soprabito in pelle lucida, gli elementi che mi saltano all’occhio sono charme e consapevolezza di se stessa. Seduzione, eleganza, sicurezza, carisma sono le prime caratteristiche che la pelle nera dona quando la si indossa, la sua anima rock è evidente, più nascosta risulta la sua delicatezza che a mio avviso è presente, perchè con fare morbido ti fascia e si adagia al tuo corpo avvolgendolo. Lo spirito aggressivo sottolineato dal semplice chiodo in pelle è ormai un must, rimane tutt’ora uno dei capi cult che viene riproposto in varie versioni in maniera ciclica ma ogni volta attrae e vorremo averne sempre uno nuovo nel nostro armadio. Oltre al solito total black ora lo possiamo trovare in vari colori, proprio ieri ne ho visto uno rosa e devo dirvi che non era proprio niente male, una sfumatura soft su un capo dai connotati strong.
Negli anni ’50 la pelle nera era considerata sintomo di ribellione e la si vede legata alla musica come espressione di un look sfrontato e di uno stile irriverente. E’ Yves Saint Laurent che inserisce nelle sue collezioni questo materiale che si adatta perfettamente sia a donna che a uomo, la donna si veste di decisione, l’uomo indossa determinazione. Diventa un capo di abbigliamento che viene indossato indipendentemente dalla stagione. Dai capispalla alle gonne, dai blouson ai pantaloni, dalle scarpe alle borse, la pelle diventa icona di stile senza tempo e senza seguire regole precise. Stilisti come Krizia, Dior, Versace e Gucci fanno di questo materiale una tendenza, diventa espressività graffiante e intensità femminile per le donne, mentre per gli uomini audacia prorompente.
La pelle incarna uno stile forte e magnetico, usciamo dagli schemi, osiamo e giochiamo, chissà che la nostra sicurezza non si rafforzi attraverso il nostro look?! Mi viene in mente un film in cui vestire questo materiale aveva creato sicurezza nella protagonista, Grease o di una serie tv, Happy Days, in cui un chiodo in pelle era il simbolo della personalità dell’ indimenticabile Fonzie. Perchè non prendere spunto?!