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Cress Line: sinergia tra passione, studio e competenza!

Quante volte mi sono soffermata a parlare della passione che smuove tutto. Quante volte ho detto che essere passionali non solo mostra il nostro interesse verso ciò che ci circonda ma risulta anche essere contagioso. Avere slancio in quello che si intraprende regala prima o poi risultati. Quei risultati in cui si spera. Quel successo a cui si aspira. Ma dietro ci vuole dedizione. Ci vuole impegno, ci vogliono risorse, oltre che sacrifici. Quel pizzico di intuito che aiuta alla realizzazione e alla concretezza di un sogno. Il tutto miscelato ad una buona dose di creatività, senza la quale nulla avrà vita. Proprio su questo si basa https://www.cressline.it/ .

Alfonso, che conosco dai tempi delle scuole, durante i suoi anni Universitari e in particolare nella stesura della sua tesi di Laurea si appassionò allo studio di una pianta medicinale chiamata Crescione d’acqua (il cosiddetto Nasturtium officinale). Il valore e l’importanza di questa pianta in campo medico risale ai tempi dell’antica Roma. Si attribuiva a questa pianta capacità curative. Alfonso si dedicò ad una approfondita ricerca che gli diede la conferma di quanto questa pianta fosse ricca di antiossidanti naturali. Tanto fu il suo entusiasmo verso quello che mano mano scopriva sulla pianta che decise con risoluta maturità di ideare una linea di dermocosmetici naturali. Un linea di cosmetici prodotta in laboratorio, e quindi sottoposta a vari controlli e test da parte di esperti. Alfonso non ha solo dato vita ad un suo sogno ma ha dato la possibilità ai suoi studi di essere divulgati. Ha fatto nascere, con la collaborazione della Macrofarm srl spin-off dell’Università della Calabria, prodotti beauty che hanno come fondamenta studi scientifici, come pilastri portanti ricerche di laboratorio. Una sinergia di ingredienti naturali che ruotano attorno a quello principe, il Crescione d’acqua.

Non si tratta solo di didattica o di professionalità, creare qualcosa di unico riflette l’anima di chi inventa. Diventare padrone della propria idea porta a comunicare se stesso attraverso l’attuazione del sogno o del progetto che si ha in mente. Far nascere un proprio brand vuol dire continuare a dargli linfa per farlo vivere. Con il suo contorno occhi, la crema viso illuminante, la crema anti-macchia, il siero viso, la crema mani e la crema corpo anti-smagliature, Cress Line rigenera la pelle di chi la usa. Insieme a questi dermocosmetici i componenti che caratterizzano Cress Line sono l’amore per la propria terra natia, la devozione al proprio lavoro e la conoscenza scrupolosa di ciò che sono gli ingredienti che si combinano fra loro.

Non ho scelto di parlare di Cress Line solo perché già dal primo utilizzo ha donato compattezza, luminosità, setosità e tonicità alla mia pelle, ma anche perché il suo messaggio mette in rilevanza la caparbietà, la determinazione, la serietà di una passione.

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To Touch

“Il tatto mi fece vedere ciò che il buio mi stava negando. Ciò che stavo provando era comandato da quel tocco. Volevo che quelle sensazioni non smettessero. Desideravo averne di più, fremevo dal nutrirmi di quelle emozioni che stavano infervorando ogni centimetro del mio corpo. Lui non poteva vedere il turbinio che quel tocco stava tracciando su di me e dentro di me. Lui si mosse

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Lo stile di una passione!

La passione muove tutto, stimola, è da incentivo, ti fa sentire viva ed è il mezzo che ti porta dove vuoi, certo alle volte ti devi scontrare con la società che ti circonda, con la realtà che ha difficoltà ad apprezzare perchè ancora ci sono stereotipi da seguire o tendenze da imitare ma quando la passione ha forza e si materializza in un lavoro allora questi fattori scendono in secondo piano. Per seguire i propri sogni ci vuole coraggio e voglia di mettersi in gioco, buttarsi in quello per cui si è studiato o per quello in cui si crede. Lei è una creatrice, un’artista giovane che ha fatto della sua passione un lavoro.  Un anno fa mentre passeggiavo per le vie caratteristiche della piccola Sarzana, un paesino Ligure che nel mese di agosto si veste di un fascino ‘vintage’, entrai in un piccolo negozio/laboratorio e ciò che mi colpì fu la gentilezza e cordialità di questa ragazza, difficile da trovare al giorno d’oggi. La sua bottega era giovane come giovane è Lei ma con talento da vendere. Mi spiegò in cosa consiste il suo lavoro e le parole scorrevano con precisione e sentimento, colsi la fatica che può esserci in un lavoro artistisco ma il sorriso e la felicità nel farlo alleggerisce il peso. Le sue mani lavorano pietre preziose, realizzano monili modellando la cera e fondendola con una tecnica antichissima detta fusione a cera persa. Personalizza ogni oggetto nella forma, metallo colore e tipologia di pietre. Quest’ anno sono ritornata in quel di Sarzana in occasione della ‘Soffitta in Strada’ e sono andata a trovarla, nella sua bottega esponeva nuove creazioni e sempre con fare cordiale mi ha mostrato diversi modelli di gioelli, dai bracciali in bronzo agli anelli con pietre preziose fino a collane d’argento con ciondoli particolari e di fattura handmade. La sua collezione Marea ha il sapore del mare e i colori della natura, quando Lei crea fonde non solo la cera ma anche la sua passione per quest’arte. Un anno più grande, un anno di lavori commissionati da diverse persone, un anno di sacrifici ma la gentilezza e bravura sono rimasti intatti in Lei. Se vi trovate da quelle parti fatevi trasportare da queste mie parole ed entrate in questa bottega orafa per ammirare con i vostri occhi!

“L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.”
(Paul Klee)

http://www.mbmodelli.it/

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Giocando tra le marche

Ed eccomi qui a parlare della mia passione di sempre, di quell’ hobby che quando ho deciso di intraprendere all’età di 12 anni poi diventò parte integrante di me stessa. Ricordo ancora i giorni in cui rientravo a casa da scuola mangiavo uno yogurt e andavo a fare corso di tennis, nessun sacrificio ma solo gioia e soddisfazione mi regalava imparare. Monica Seles, era lei la tennista a cui mi sono ispirata a livello tecnico ma anche per quanto riguarda l’ abbigliamento. Negli anni ’90 la moda era diversa rispetto ad oggi, si può dire che i vestiti avevano un taglio più comodo e così anche i completini da tennis sembravano di qualche taglia più grande. I colori erano l’intramontabile bianco e nero ma in aggiunta c’ era quel fucsia e rosa che la Seles portava sempre, proprio in suo onore ricordo che un gonnellino a pieghe di colore rosa della Fila aveva un posto di riguardo nel mio armadio. Appunto la Fila era il suo sponsor, che oggi vediamo essersi adeguata allo stile stretch e a colori più sgargianti pur mantenendo sempre il bianco, il blu e il rosso come tonalità base.

Non ero un’ amante di vestitini o gonnellini ma optavo più per tute e pantaloni basic abbinandoli a canottiere o a classiche polo, immancabili erano le giacche. Cosi come la Fila rappresenta un marchio di vecchia data anche la Lotto risulta essere un’ azienda datata, entrambi hanno simboleggiato l’ italian-style. E per ambedue ero una fedele acquirente.

Dopo quasi vent’ anni ho ripreso in mano la racchetta ed eccomi a scegliere tra le tante marche e firme cosa indossare. C’ è l’imbarazzo della scelta, dalla griffe più conosciuta e garantita, come la Nike, l’ Adidas, l’ Asics, a quella di nicchia come la Joma o a quella relativamente più giovane come l’ Under Harmour. Un abbigliamento, qualsiasi sia il marchio, che si indirizza sempre più verso il tech, ovvero verso un prodotto con tecnologia avanzata che può essere nel tessuto traspirante o nel favorire i movimenti quando lo si veste, dal design sempre più innovativo e particolare e da uno stile sempre più vario.

Personalmente scelgo la marca che mi sta meglio, dai tessuti più morbidi e traspiranti, mentre per le fantasie e i colori mi faccio guidare dal mio umore e dalla voglia di cambiare look. Così come nel tennis si usa una strategia di gioco anche nella scelta della firma o del capo di abbigliamento si può scegliere un metodo, l’importante o che si giochi sul campo o tra le marche è sentirsi se stessi.

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L’ essenza che cammina

Dieci anni di fedeltà a questo marchio nato in America. Dieci anni di camminate senza sosta e passeggiate interminabili. Dieci anni in cui calzo delle scarpe o dei sandali ed è come se fossi scalza, come se fossi a piedi nudi. Una sensazione che non solo mi porta ad acquistarne altre ma che crea una sorta di benessere, di equilibrio interiore. Sentirsi leggere e libere fisicamente provoca una serenità ed una carica che fondendosi si trasforma in un’ emozione appagante.

Di solito nella scelta delle scarpe o dei sandali si predilige l’altezza del tacco, il dettaglio che può avere, il colore adatto per abbinarlo ad un outfit, il modello che più ci attira, senza considerare che la comodità è una delle prerogative da non sottovalutare. Se insieme al comfort c’è anche l’ allegria dei colori, la stravaganza dei modelli, la particolarità intrinseca, la scarpa che indossiamo diventa il nostro più grande gioiello. Un oggetto prezioso da sfoggiare, che rende i nostri piedi eleganti e raffinati e il nostro essere gioioso ogni volta che le si portano.

Molte donne ma anche uomini collezionano scarpe, scelgono la scarpa a seconda della moda del momento oppure a seconda della sua rilevanza, la scelgono seguendo un ragionamento personale, ecco perché la scelta delle scarpe rispecchia la personalità di ognuno, ecco perché le scarpe rappresentano ciò che siamo e ciò che vogliamo essere indossandole.

Il messaggio di un paio di scarpe passa dalla praticità alla vistosità, dalla comodità all’ eleganza, dall’ essere economiche all’ essere costose, dall’ essere salutari all’ essere di tendenza, dal diventare oggetto feticista a simbolo erotico. La scarpa abbellisce il piede, incornicia la figura, personifica l’essenza di ognuno. Passione o ossessione, amore o infatuazione, attrazione o desiderio, in tutti questi casi le scarpe rappresentano l’emblema della nostra personalità.

Che sia la fiaba di Cenerentola la chiave per capire quanto importante siano le scarpe e quanto rappresentano la nostra persona, o che sia la medicina cinese che punta sul piede e alla sua salute, o ancora che sia il punto di vista psicologico considerando il piede come mezzo di trasporto e quindi la scarpa come sua espressione, le scarpe sono l’essenza che cammina